Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 2012; 13(Suppl 2): 22-24

Bolzano

Bolzano

Roberto Gasparini 1, Donatella Panatto 1,una Dirodi 2, Rosa Prato 3, Gianni Amunni 4,Valter Turello 5, Luigi Sudano 6, Paolo Cristoforoni 7, Sara Boccalini 8, Paolo Bonanni 8

1 Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova

2 Direzione Access to Medicine, GlaxoSmithKline, Verona

3 Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università degli Studi di Foggia

4 Dipartimento di Ginecologia, Perinatologia e Riproduzione Umana, Università di Firenze

5 Dipartimento di Prevenzione U.O. Igiene e Sanità Pubblica, Azienda USL 3 Genova

6 Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali, Servizio Igiene, Sanità Pubblica, Veterinaria e degli Ambienti di lavoro

7 Dipartimento di Oncologia Ginecologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova

8 Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Firenze

Abstract

In the province of Bolzano 86% of women (aged 24-64) are screened regularly, meaning every 3 years. The analysis on cross-protective activity exercised by bivalent and quadrivalent vaccines shows that the bivalent vaccine could prevent more pre-cancerous lesions and cases of cervicocarcinoma than quadrivalent, and that the latter could prevent genital warts that are not prevented by bivalent. The major number of cases avoided by the bivalent make it possible to fully offset the cost savings related to warts associated with the quadrivalent vaccine. Furthermore, a cost-effectiveness analysis shows that, considering regional tariffs, the multiple cohort (12-year-old + 25-year-old women) vaccination strategy with a 90% coverage could prevent 4 cases of cervicocarcinoma and 2 related deaths more than the vaccination of only 12-year-old girls, and thus proves to be cost-effective (11,035 €/QALY).

Keywords

HPV; Vaccination strategy; Screening; Bolzano; Cost-effectiveness analysis

Corresponding author

Roberto Gasparini

gasparini@unige.it

Disclosure

Il presente supplemento è stato realizzato con il finanziamento integrale di GlaxoSmithKline Spa

Ricorso allo screening

Il dato di copertura di screening per la provincia autonoma di Bolzano è stato estrapolato dal report PASSI 2007-08 (Tabella I [1])

Frequenza dello screening

Tasso di copertura (%)

Regolare (ogni 3 anni)

86

Irregolare (> 3 anni)

11

Mai

3

Tabella I. Copertura di screening [1]

Analisi sull’attività di cross-protezione dei vaccini bivalente e quadrivalente

I risultati contenuti in Tabella II mostrano che entrambi i vaccini, bivalente e quadrivalente, apportano benefici clinici rispetto alla non vaccinazione. In particolare, si eviterebbero con il quadrivalente e il bivalente, rispettivamente da 213 a 278 casi di pap test anomali, da 177 a 181 lesioni CIN1, da 60 a 75 CIN2/3, da 18 a 21 casi di CCU (cancro della cervice uterina), e 211 casi di condilomi (questi ultimi dovuti esclusivamente all’azione del quadrivalente). I casi evitati in più dal bivalente di lesioni precancerose e CCU permetterebbero di compensare completamente i risparmi sui costi relativi ai condilomi associati al vaccino quadrivalente. Infatti i costi totali annui evitati sono di € 398.928 per il bivalente e € 379.456 per il quadrivalente.

Tipo di vaccino

Pap test anomali

CIN1

Condilomi

CIN2/3

Cancro

Casi prevenibili (n/anno)*

1.252

364

250

98

24

Costo unitario (€/caso)

81

306

146

992

11.922

Efficacia del vaccino (%)

Bivalente

22,2

49,9

0,0

76,8

86,5

Quadrivalente

17,0

48,5

84,3

61,5

76,5

Casi evitati (n)

Bivalente

278

181

0

75

21

Quadrivalente

213

177

211

60

18

Costi evitati (€)

Bivalente

22.519

55.508

0

74.427

246.475

Quadrivalente

17.244

54.006

30.753

59.643

217.811

Totale costi evitati (€/anno)

Bivalente

398.928

Quadrivalente

379.456

Differenza

19.472

Tabella II. Analisi dei costi dei vaccini bivalente e quadrivalente

* In base all’età di vaccinazione

Popolazione femminile 25-64 anni = 137.237

Analisi sull’introduzione di una seconda coorte di giovani donne adulte

La campagna vaccinale

La Tabella III confronta i dati per la vaccinazione di una coorte singola e di una coorte multipla.

Strategia vaccinale

Coorte singola

Coorte multipla

Coorte da vaccinare

12enni

12enni + 25enni

Dimensione coorte (n)*

2.693

5.426

Copertura attesa (%)

90

90

Tabella III. Dati da considerare per l’ipotesi di introduzione di una seconda coorte di giovani donne adulte

* Dati Demo_ISTAT [2] per le ragazze al 12° e 25° anno di età, aggiornati al 1 gennaio 2011

Costi

I costi di screening e trattamento sono riportati nella Tabella IV.

Interventi

Oggetto

Costo (€)

Screening e trattamento CIN(primo anno)

Screening negativo (pap test)

13,80

Trattamento CIN1

266,45

Trattamento CIN2/3

1.047,46

Follow up delle CIN (anni successivi)

Follow up CIN1

42,60

Follow up CIN2/3

85,20

Trattamento cancro (complessivo)

Cancro (media pesata dei vari stadi)

11.228

Vaccino

1 ciclo completo di vaccinazione

3 × 50,00 + 7,25 (costo vaccino + costo somministrazione)

Tabella IV. Costi regionali dei trattamenti

In Tabella V sono riportati i benefici clinici e i risultati farmacoeconomici calcolati seguendo le singole coorti per tutta la vita.

Benefici clinici

Casi evitati vaccinando le 12enni

Casi evitati vaccinando12enni + 25enni

Benefici da vaccinazione delle due coorti (12enni + 25enni)

Casi di CCU (n)

5

9

4

Morti da CCU (n)

2

4

2

Lesioni CIN2/3 (n)

81

125

44

Risultati farmacoeconomici*

Vaccinazione12enni

Vaccinazione12enni + 25enni

Differenza

Rapporto incrementale
(€/QALY)

Costi totali (€)

685.283

1.524.751

839.468

Anni di vita guadagnati

80,521

156,601

76,080

11.034 (ICER)

QALY

80,514

156,583

76,069

11.035 (ICUR)

Tabella V. Coorte singola: benefici clinici e analisi economica

* I risultati farmacoeconomici sono scontati annualmente del 3%

Nelle prime due colonne sono indicati i casi che potrebbero essere evitati vaccinando solo le 12enni e vaccinando le 12enni + 25enni; l’ultima colonna rappresenta i benefici clinici evitati in più dalla vaccinazione delle due coorti, rispetto alla vaccinazione della singola coorte. Per la provincia autonoma di Bolzano si eviterebbero in più 44 lesioni CIN2/3, 4 casi di CCU e 2 morti da cervicocarcinoma, e se si considerano le modeste dimensioni delle coorti, questi numeri, seppur piccoli, assumono un significato importante.

In Tabella V è mostrato anche l’impatto finanziario della vaccinazione in termini di costi totali associati alla strategia screening + vaccinazione. Il maggior impegno di budget richiesto per la strategia multicoorte è da considerarsi sino a saldatura delle coorti, per poi continuare a vaccinare solo le 12enni. Anche prendendo in considerazione i valori di ICER (Incremental Cost-Effectiveness Ratio) e ICUR (Incremental Cost-Utility Ratio) si evidenzia come entrambi siano favorevoli all’aggiunta della seconda coorte.

Conclusioni

Da entrambe le analisi effettuate si evince che la vaccinazione, sia essa indirizzata a una singola o multipla coorte, è costo-efficace e apporta numerosi benefici di salute in termini di riduzione delle lesioni precancerose e dei casi di CCU. La strategia vaccinale multicoorte implica un maggiore investimento economico da parte della provincia autonoma di Bolzano, ma le lesioni CIN2/3 e i casi di cervicocarcinoma evitati costituiscono, per il servizio sanitario, un risparmio in termini di costi diretti associati alla patologia.

Infatti, come mostra la prima analisi, che fa riferimento a un periodo di un anno, allo steady state, cioè quando l’intera coorte sia stata vaccinata, le lesioni precancerose e i CCU evitati si traducono in termini economici in un risparmio importante di € 398.928 dovuti al bivalente e € 379.456 dovuti al quadrivalente.

Bibliografia

1. Istituto Superiore di Sanità. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Disponibile all’indirizzo: http://www.epicentro.iss.it/passi/sorvRisultatiRegionale.asp (ultimo accesso settembre 2012)

2. Istat. Demografia in cifre. Disponibile all’indirizzo: http://demo.istat.it/ (ultimo accesso settembre 2012)